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QUANDO IL CANE DIVENTA CO-TERAPEUTA!

Hai mai sentito parlare di Terapia Multisistemica Assistita con Animali (TMMA)? Si tratta di un metodo riabilitativo strutturato di terapia complementare che si basa sullo sviluppo della relazione tra paziente cane e operatore. Obiettivo della terapia è stimolare capacità che da tempo il paziente, in età pediatrica o geriatrica, non utilizza: facoltà motoria, comunicativa, relazionale, emotiva, comportamentale e cognitiva sono alcuni dei possibili ambiti di intervento. Il metodo, ideato da Maurizio Pagliarini, presidente dell’Associazione Pet Therapy Vda Onlus di Loano, nasce dallo studio comparato tra psicologia animale e umana e vede implicate nel progetto importanti figure di sostegno: neuropsicomotricista, logopedista, psicologo, geriatra, fisioterapista, educatore cinofilo, mettono a disposizione le proprie competenze al fine di analizzare le diverse aree di intervento nelle zone compromesse del paziente. Le attività di TMMA permettono dunque l’approfondimento del rapporto tra paziente, operatore e animale; ma in che modo il cane, colui che resta il più indicato ad interagire in un contesto riabilitativo, viene educato al rapporto con il paziente? Attraverso l’educazione empatica comunicativa, un metodo di educazione dell’animale finalizzato alla formazione come co-terapeuta nel processo riabilitativo del paziente. Il procedimento di educazione si basa sull’osservazione dei comportamenti e delle modalità di espressione dell’uomo, importante stimolo per l’apprendimento di un linguaggio nuovo. Una volta educato, il cane interpreta facilmente le modalità espressive dell’essere umano e riesce ad interagire positivamente nel contesto della terapia riabilitativa.